Model Storming. Learning complexity faster, together.

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Anonymous at 20:39 on 30 Nov 2013

Adesso devo procurarmi un rotolone e incominciare a sperimentare

Una delle poche volte in cui il bisogno impellente di un rotolo di carta non coincide con la produzione di masse informi e maleodoranti! :P

Anonymous at 09:37 on 1 Dec 2013

Grande speaker, grande intrattenimento, ma alla fine non ho capito nel concreto cosa possiamo farci con quel rotolo. Un paio di esempi di applicazione avrebbero illuminato. Inoltre lo sforzo dei ragazzi che in 8 minuti hanno prodotto i post it a cosa é servito se non li hai nemmeno letti e fatto vedere come ci avresti lavorato sopra?Il rotolo vero fatto al momento ha avuto la stessa funzione di quelli che hai poi mostrato in foto, cioé far capire lo strumento. In quegli 8 minuti ti ci stavano i due esempi concreti di cui sopra. Ovvio che se ricapita peró torno ad ascoltarti con piacere.

Un metodo per tirar fuori i migliori contributi dalle persone: priceless! . Se basta comprare un rotolone di carta per iniziare a provare, la spesa è poca. Grazie per il brillante spunto, spero di poter realizzare un buon primo test a breve. Da condividere.

Invvativo e coinvolgente come sempre ma questa volta non sono riuscito a cogliere il filo conduttore del discorso

Molto interessante, anche solo come metodo per riuscire a far "parlare" i partecipanti di una riunione che spesso parlano poco per paura.
Forse ci sarebbe voluto un pò più di tempo per così diluire la velocità di esposizione del modello :)

Grazie Alberto!

Ho sentito diversi pareri a caldo sul fatto che la presentazione fosse in un certo senso "sconclusionata". Anche io sono tra chi avrebbe voluto approfondire il "dopo produzione" dei post-it. Posso immaginare che si dibatta sui post-it prodotti ma sicuramente c'è qualche spunto in più che non abbiamo avuto tempo di cogliere.

Il tempo però è stata una delle chiavi di interpretazione più interessanti che ho voluto dare alla presentazione. Gli 8 minuti iniziali; coloro che hanno risolto problemi su cui dibattevano da 6 mesi in 45 minuti; il talk stesso in cui si è fatto "solo quello che si è potuto fare" in quel lasso di tempo;
insomma, ho trovato interessante questo aspetto, che poi stò realizzando essere la chiave per migliorare i processi decisionali nel mio gruppo di lavoro.

Proverò anche io questo sistema con lo scopo (forse frainteso, ma chissà! nel caso ne parlerò direttamente con @ziobrando) di ottenere feedback ed informazioni sul da farsi nella realizzazione di prodotto/processo/checavoloneso entro tempi stabiliti MA CON SPAZI DI LAVORO ILLIMITATI ;)

Alberto è un bravo presentatore, ottima esposizione e divertente. L'esempio più ispirante è stato "non sappiamo resistere ai giochi". Purtroppo non ho visto la fine del talk ma aspetto le slide.

Anonymous at 17:39 on 1 Dec 2013

Forse non molto chiaro x chi non ha mai partecipato al workshop e gli 8 minuti iniziali secondo me non hanno aiutato in tal senso.
Mancava un po' di concretezza, ma come sempre coinvolgente.

Ok, non è andata esattamente come previsto ...probabilmente per il mio classico problema: "troppa roba".

Provo a rispondere ad alcune delle obiezioni e a chiarire alcuni dei punti che sono rimasti oscuri. Il mio obiettivo era mostrare i principi di funzionamento di Model Storming. A differenza di altre presentazioni avevo un po' meno narrativa ed un po' più di cose da spiegare. O forse semplicemente avevo meno "nemici" ed un talk politically correct graffia di meno.

Nella versione iniziale c'era un racconto di un episodio di modellazione ad alto parallelismo, ma all'Agile Day ho voluto cercare di fare provare l'esperienza. Alcuni dei punti chiave - avere le persone con le risposte e quelle con le domande, garantire il parallelismo, offrire uno spazio di modellazione illimtato, definire una notazione semplice - c'erano.

La cosa che non avevo previsto, invece (e che probabilmente ho sbagliato) è stata la sensazione di incompletezza, ok ho srotolato il rotolo e creato un modello complesso in 8 minuti ...ma poi? Ecco dal mio punto di vista il punto chiave erano gli 8 minuti (perché dopo avevo qualcosa altro da dire, altrimenti rifacevo il workshop), e quindi non potevo dilungarmi più di tanto ad analizzare il risultato, ma non avevo previsto l'effetto "Ok, ma io volevo vedere come andava a finire".

Beh, il rotolo me lo sono portato a casa, appena sono a casa pure io recupero ed inizio a lavorarci sopra. Ma il punto è che quello che ho mostrato è un modus operandi per la definizione collaborativa di un qualsiasi modello visuale in una direzione non nota a priori.

L'altro elemento di confusione (sempre alla voce "troppa roba") è che ho fatto qualche riferimento ad Event Storming (parallelismo, ma comunque tendente ad una sorta di "rappresentazione canonica", con il modello centrato sugli eventi, ottimizzato per architetture CQRS/ES), che è solo un esempio, il primo di un certo spessore, del concetto più generale di Model Storming. Con Model Storming vado a definire iterativamente la mia notazione, aggiungendo di volta in volta un solo aspetto, per arrivare ad una rappresentazione non nota all'inizio del processo.

Il risultato degli 8 minuti è interessante in ottica TDD (e infatti me lo sono portato a casa :-P ), ma a me interessava andare in dettaglio a spiegare perché è saltato fuori. E come applicare i principi ad un problema qualsiasi.

Proverò a rendere più chiara la cosa nella versione su slideshare...

Grazie a tutti per i commenti. Mi do anche io 3/5 :-P

Io ho partecipato al workshop dell'anno scorso e quando ho letto l'abstract del talk mi sono chiesto: "ma in soli 45 minuti cosa mai potrà fare? Sicuramente non può rifare il workshop, probabilmente spiegherà in cosa consiste questa metodologia." e infatti così è stato. Ma 45 minuti sono pochi per molti talk, per cose del genere lo sono ancor di più.
Durante il talk anch'io mi aspettavo un minimo di analisi dei post-it. Solo verso la fine del talk ho capito che l'esercizio aveva avuto solo lo scopo illustrare cos'era il Model Storming e non di entrare nel dettaglio dell'utilizzo proposto nella sessione. La mia curiosità ci è rimasta un po' male, anche perchè parlare di tdd non è mai tempo sprecato :)
In ogni caso mi sono portato a casa i preziosi concetti dell'imparare giocando e che il Model Storming ha enorme valore per chi l'ha vissuto partecipando e poco per chi non c'era.
Grande ziobrando!

Moltissimi spunti interessanti da prendere, analizzare e provare. È la prima volta che prendo 4 pagine di appunti del moleskine in un talk solo. Il modello è interessante e il talk mi ha ispirato non poco. Gli 8 minuti iniziali hanno chiarito benissmo alcuni punti e, sinceramente, non penso fosse necessario andare oltre a meno di voler fare tutto il talk sull'analisi del risultato. Secondo me è mancato almeno un esempio concreto per poter calare il modello su qualcosa di reale e meno astratto. Comunque un bellissimo talk.
Grande Brando!

Slamballx ha centrato il punto. " ma in soli 45 minuti cosa mai potrà fare?" ...è la domanda che mi ero fatto anche io.

C'è un altro pezzo di cui mi sto tendendo conto. Ho mostrato un assaggio compresso, ed ho "assunto" che funzionasse. O perché sono un patacca, o perché ormai ne ho viste abbastanza, o perché dati i partecipanti all'esperimento ero ciecamente fiducioso sul risultato. Ma per il pubblico la cosa non era altrettanto ovvia. Specialmente da lontano.

Se mi fossi soffermato a spiegare i passi di Event Storming (che spiego in maggior dettaglio qua: http://ziobrando.blogspot.it/2013/11/introducing-event-storming.html#.Upp-dmSxNF8 ) avrei fatto un triste spottone ad un mio prodotto. Però andare direttamente sul "come siamo arrivati fin qua" senza che fosse chiaro dove fosse "qua" ha creato più confusione del previsto.


A me è piaciuto ma ammetto che non ho sofferto la prima parte dell'intervento perché avevo seguito il workshop di Brando e perché abbiamo usato Model Storming per disegnare il nostro Kanban (dal primo contatto con un cliente alla fatturazione di un deliverable della nostra azienda) . Quello che stai proponendo è uno strumento potentissimo, con poche regole (modificabili) ed una stupefacente forza di attrazione tra chi fa le domande e chi sa le risposte. Mi sento di dire che un talk frontale sminuisce e non fa passare bene la cosa, e credo che le persone che hanno attaccato i foglietti siano quelle che si sono portate a casa di più.

@Emanuele: " Mi sento di dire che un talk frontale sminuisce e non fa passare bene la cosa" ... Tutta la vita! (ma ad un workshop più di tot persone non ci stanno)

"... e credo che le persone che hanno attaccato i foglietti siano quelle che si sono portate a casa di più."

Io mi sono portato a casa rotolo e foglietti. :-D

le prossime 2 settimane sono via, ma aspettatevi qualche novità dal rotolo. ;-)

Anonymous at 23:35 on 1 Dec 2013

Il problema dello spazio limitato (seppur nel piccolo del design del sw) mi era gia' capitato, e l'avevamo "patchato" con whiteboard marker e finestre... tante finestre... :D
Pur conoscendo i principi di separazione delle varie fasi decisionali (per dare la possibilita' a tutti di esprimersi, nn reprimere la creativita', ecc...), stupidamente non li avevamo mai messi in pratica.
Per cui da domani, 1 pennarellone per persona.
Ci proviamo, di sicuro ne uscira' qualcosa di buono ed interessante.
C'e' sempre da imparare da talk come questo.
Purtroppo il tempo era veramente poco, mi sarebbe piaciuto approfondire di piu'... ma ci accontentiamo...

Superata i primi minuti di totale smarrimento (il recap "previously on Event Storming" avrebbe potuto essere fatto in aramaico antico e la mia comprensione sarebbe stata la medesima...) ho iniziato a "percepire" (no, comprendere, decisamente no) qualche idea interessante, di quelle che incuriosiscono e causano enormi involontari sorrisi seguiti da affermazioni tipo: "Fantastico...lo DEVO provare!".
Probabilmente mi manca un background adatto per poter comprendere appieno, sicuramente raccontare un po' meno cose ma più con calma avrebbe aiutato. Ma questo è già stato detto :-)
In ogni caso, presentazione coinvolgente ed evidente potenziale per "qualcosa di interessante".
Aspettiamo evoluzioni...grazie per il tuo tempo!

Il mio vero rammarico è stato che essendo in chiusura, non ho potuto fare le consuete chiacchiere post-talk... :-((

Anonymous at 08:48 on 2 Dec 2013

Sono riuscito a starti dietro e a vedere i vantaggi di questo strumento.
Sei stato una macchina da guerra e ci hai martellato di concetti e presupposizioni.
E' una presentazione da far seguire da un workshop.

Bravo.

Alla fine della sessione il mio unico pensiero era: "voglio un rotolone!"

Sicuramente "tanta roba" e per chi non ha avuto modo di partecipare al Workshop dell'anno scorso, credo sia stato difficile cogliere l'essenza "collaborativa" e "immediata" che il metodo vuole portare in evidenza.

L'esempio concreto forse ha fatto più danni che altro:
- ha rallentato la prima parte dell'espozione (cruciale per agganciare il pubblico)
- e ha portato ad un senso di incompletezza finale: che ci fai poi col rotolo e i bigliettini?

Suggerirei di snellire il talk da alcuni concetti (i meno rilevanti), rallentare un pochino l'esposizione e curare meglio le connessioni che portano da un concetto all'altro.
Potrebbe essere utile presentare (senza farlo provare) un esempio (anche banale) di un caso d'uso in cui il metodo risulti maggiormente efficace ed efficiente rispetto ad un canonico Brain Storming.

Lo zio Brando è una garanzia e il talk è ottimo.
Se posso fare due appunti: forse il carico cognitivo :-) è un po' troppo elevato? In alcuni momenti ho avuto l'impressione di perdermi, forse manca un "filo rosso" che l'ascoltatore possa seguire dall'inizio alla fine?

Talk coinvolgente e abbastanza ben esposto (in altre tue presentazioni ho visto di meglio).
Forse troppo ricco il contenuto o troppo articolato.
Ho apprezzato molto l'innovazione proposta, da provare.

Interessante l'argomento, grandi competenze, buona gestione del pubblico e del palco, ma o per la stanchezza o per la velocità dell'eloquio o per chè c'era molto di cui parlare la sensazione alla fine è stata di aver sentito un numero di parole ed appreso una quantità di concetti inferiore a quanto si stava trasmettendo "behind the scenes": mi son sentito come inondato da un fiume in piena di cui riuscivo a bere solo qualche sorso :)

Anonymous at 11:39 on 3 Dec 2013

Ottimo talk, senza dubbio il migliore della giornata.
Il talk credo abbia alzato lo sguardo su alcuni aspetti dell'agile (e non) che in genere non vengono considerati.

In questo talk ho ritrovato diverse questioni affrontate anche in design thinking o mi sbaglio?

:-) ...la cosa che sta interessante è che sul palco avevo la sensazione di andare "troppo lento". Ok, le sensazioni ingannano.

Quanto a Design Thinking, è un topic a cui mi sto avvicinando, pur senza avere una influenza diretta (tranne un paio di workshop cui ho partecipato). Diciamo che come mindset ho l'impressione di essere molto allineato, ma non ho ancora abbastanza informazioni per provarlo. By the way, se avete risorse da consigliare come punto di ingresso, o semplicemente intavolare una discussione ...ben volentieri!

Però complessivamente direi che posso "tirare le somme"
- contenuto interessante
- esposizione migliorabile, soprattutto nella narrativa
- troppa roba
- non vi ho detto come è andata a finire con la mappa del TDD.

Il mio piano è di sistemare la mappa (fra 2 settimane però, sono in viaggio fino al 15) e di pulire la narrativa, pubblicando le slides rivedute e corrette. Con tanto di extra info.

Interessante ma l'orario tardo non ha aiututo ad apprezzare appieno