Re: autoreferenziale. Beh si le metriche le abbiamo raccolte con la mia tecnica, nella mia azienda e con la mia campagna. La tecnica è gratuita, l'azienda è chiusa, la campagna è gratuita. Me ne devo fare una colpa? per lo meno ho fatto qualcosa nella vita :-) Sinceramente mi farebbe piacere più metriche reali nei talk.
Nonostante la maggior parte degli argomenti trattati nella prima parte erano a me noti, il resto del workshop è stato davvero interessante oltre che utile.
Con mia sorpresa c'è stata maggiore partecipazione.
Le risposte fornite - IMHO - sono state adeguate alle domande poste.
I suggerimenti forniti adeguati allo scopo.
Complimenti ad Antonio e Paolo!
La sintesi finale è quella che dice Matteo: 1. misurare i costi e - come detto anche durante il talk - 2. evitare le illusioni
La slide conclusiva diceva: tu compreresti il tuo software?
Si può rispondere solo misurando quanto costa. Raccogli misure di costo? no? inizia a farlo.
E per evitare le illusioni bisogna sapere in quale ciclo di vita veramente ci si trova.
Per ridurre il ROI è importante non illudersi e accettare il ciclo di vita di appartenenza.
Non so cosa intendete per La Soluzione. Non esiste una soluzione buona per tutti. Esiste un problema che attraverso delle metriche sui costi, come ho mostrato, chiunque può far emergere. Ognuno troverà poi la sua strada per risolverlo. L'indicazione principale è non illudersi. Se esistesse una soluzione generale, sarebbe astratta, no?
I processi dipendono dalle persone, non viceversa.
Quando guardo un libro di ricette, la prima cosa che vorrei fare è mettere le mani sugli ingredienti e cominciare a sperimentare, sentire, mischiare, assaggiare.
Certo questo non era possibile nel poco tempo del talk e della conferenza in generale.
Ma di sicuro, come ogni buon libro di cucina, mi ha messo una gran fame... di Arduino!
Poi Paolo è un personaggio squisito, in grado di spiegare la legge di Kirchhoff anche a un designer.. :D
Bravo! (Molto belle anche le slide)
"There is no book": questo è il passaggio che mi ha impressionato di più del tuo keynote, Paolo. Fra una risata e un po' di codice, hai presentato una verità pesante e affascinante al tempo stesso: la bacchetta magica non esiste.
Hai evidenziato la necessità di tornare alle basi intese anche come approccio allo studio di un problema/linguaggio/metodologia, non semplicemente finalizzato alla ricerca di una soluzione contingente, ma come comprensione completa.
Hai ribadito le opportunità generate dell'essere proattivi anche al di fuori dei confini dell'azienda e dell'orario di lavoro.
Hai sottolineato infine l'importanza dell'esperienza.
A qualcuno saranno sembrati anche "banali", ma credo abbiano colto nel segno anche grazie alla passione che riesci a trasmettere.
Che è poi quello che può trasformare un lavoro in arte.
Grazie ancora
Ottimo intervento, peccato che siano veramente in pochi ad avere la competenza e l'etica di Gabriele. Forse ci vorrebbe un filo di controllo in più sul linguaggio :-)
Ottimo il consiglio della retrospettiva in treno, che ho già applicato tornando a Milano. Forse un po' troppo tempo lasciato per la compilazione dei fogli da parte del pubblico, probabilmente avrei preferito ricevere le istruzioni e farlo in un secondo momento, magari insieme alle persone del mio team una volta tornato in ufficio.
Molto chiara la presentazione dei diversi tipi di debito tecnico, che mi ha anche fatto riscoprire diverse cose. Dato il titolo avrei sperato in qualcosa di più sul come gestire il debito.
Peccato per lo spoiler sulla storia di Barks :-)
gran bel talk, molto motivante.
Anche io aspetto con ansia il video.
..penso che a breve saro' un discepolo a caccia di un buon maestro :)
Re: slide... beh sì come vedi jacopo ascolto il feedback :-)