Back to basics: OOP and Design

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Ottimo ripasso e riscoperta del perché programmiamo (e del come dovremmo programmare) ad oggetti!
Speaker coinvolgente, forse solo verso la fine meno incisivo.

Ottimo speaker, tema importantissimo: non manca nulla. Concordo sulla leggera flessione sul finale, ma che importa...
Bravo Paolo!

Peccato lo streaming difettoso nella seconda sala, ma qui la colpa è stata mia e di pochi altri.

5 tacche per l'introduzione e per il discorso sui mock objects. Forse la migliore spiegazione di perche' usare i Mocks che ho mai sentito.

La parte finale con gli esempi del News Feeder e' stata anche molto interessante ma probabilmente sarebbe servito piu' tempo per chiudere del tutto l'esempio.

Anonymous at 10:26 on 20 Nov 2011

Il senso dell'umorismo di Paolo é insuperabile, ma a malincuore non posso dire lo stesso della sua keynote. Si concentra su luoghi comuni e concetti banali, in particolare nelle parti di codice, che non rendono in alcun modo giustizia alla sua esperienza.

Ottimi spunti generali, ottimo inizio di presentazione, ottima presenza in scena (con l'umorismo che ha sicuramente mantenuto sempre alta la soglia di attenzione). Concordo con Anonimo sulla banalità dei concetti emersi durante la presentazione del codice. E personalmente ho trovato un po' troppo assertive certe affermazioni. Ma sono dettagli, presentazione nel complesso molto positiva!

Ho seguito il keynote in streaming: devo dire che meritava la posizione centrale nel programma in quanto focalizzato sulla tecnica invece che sul metodo, un aspetto spesso trascurato.

Proprio un bel keynote. Mi è piaciuto molto l'accento su concetti che possono essere considerati base ma che spesso vengono dimenticati. In altre parole:

<luogo_comune>
non si può costruire un edificio se le fondamenta non sono solide
</luogo_comune>

Unica nota: ho notato una sorta di "stacco" tra la prima parte, molto ad alto livello e la seconda, di taglio molto pratico, che forse ha tolto un pò di "fluidità" all'intervento. Ma sto cercando il pelo nell'uovo :-P

Questo è stato il mio 4 agile day e quello di Paolo probabilmente il miglior keynote che ho seguito. Personalmente mi sono divertito molto dall'inizio alla fine e non ho notato particolari "cali".
Secondo me è stato azzeccatissimo proporre "luoghi comuni e concetti banali" probabilmente tali per i "vecchi" dell'agile day ma probabilmente non tali per chi si avvicinava da poco ai temi dello sviluppo agile (ma non era forse anche questo uno degli obbiettivi del keynote?).
Proporrò sicuramente la visione della sessione registrata ad un po' di colleghi!

Anonymous at 09:28 on 21 Nov 2011

Ottimo, ma seconda sala inutile...

Un keynote molto interessante, soprattutto perché ha rimesso l'accento su un aspetto molto importante che ho trovato in moltissimi altri talk, saper eccellere nello scrivere codice resta sempre l'aspetto fondamentale che sta alla base del processo.

L'umorismo di Paolo è fantastico!!

Unico neo negativo, anche secondo me lo stacco tra parte teorica e codice è stato un po' troppo netto.

Anonymous at 12:36 on 21 Nov 2011

Gran talk e gran speaker! Coesione perfetta di competenza, simpatia e passione!

In fondo mi è piaciuto, anche se la seconda parte ha perso un po' di smalto. Per la prossima volta procurati un cambia-slide (non umano).

Bravo Paolo, talk interessante e ben presentato, compresa la parte del codice (che mi fa ben sperare di essere sulla buona strada).

Peccato per qualche incertezza qua e là, e per la mancanza di un telecomando per le slide.

"There is no book": questo è il passaggio che mi ha impressionato di più del tuo keynote, Paolo. Fra una risata e un po' di codice, hai presentato una verità pesante e affascinante al tempo stesso: la bacchetta magica non esiste.
Hai evidenziato la necessità di tornare alle basi intese anche come approccio allo studio di un problema/linguaggio/metodologia, non semplicemente finalizzato alla ricerca di una soluzione contingente, ma come comprensione completa.
Hai ribadito le opportunità generate dell'essere proattivi anche al di fuori dei confini dell'azienda e dell'orario di lavoro.
Hai sottolineato infine l'importanza dell'esperienza.

A qualcuno saranno sembrati anche "banali", ma credo abbiano colto nel segno anche grazie alla passione che riesci a trasmettere.

Che è poi quello che può trasformare un lavoro in arte.

Grazie ancora

Ottimo lo speaker e l&#39;argomento; a mio parere non c&#39;é stata alcuna flessione nel finale, solo forse proprio il tema di natura &quot;tecnica&quot; ha inevitabilmente tolto un po&#39; di brillantezza sul lungo. Bravo !

Peccato per l&#39;audio in sala 2, il solito murphy...

Talk davvero ben fatto dal punto di vista dei contenuti. L'anno scorso twittavo: "First time to iad. #iad10. Lot of great sessions and keywords. "scientific method" has been the greatest one."
Con un anno in più ammetto che la chiave di lettura meno ambiziosa e più pragmatica è più adatta a come viene vissuta la professione nel quotidiano.
La parte tecnica è stata affrontata in modo abbastanza rapido (sarebbe servita almeno un'altra mezzora), ma comunque sufficiente a cogliere i punti chiave.
Suggerimenti trasmessi in modo molto simpatico ed efficace, senza inutili giri di parole, e in modo assolutamente non filtrato. Un pizzico di "appassionato paternalismo" quando hai spronato le persone a studiare a fondo la materia, a non soffermarsi sui risultati di "hello word"
Concordo sul fatto che sarebbe stata necessaria una gestione migliore delle slides, che non prevedesse un deus ex machina.
Bravo Paolo!

Bello,

peccato solo che i non javisti sono rimasti spiazzati dalla bruttura del codice nella seconda metà :-)

Ho visto solo 10min dal vivo, poi ho riguardato il video oggi.
Ottima presentazione e tutto quello che hanno già detto i commenti sopra.

Dovresti riproporre il tuo spunto al movimento del software craftmanship.

Peccato per il giratore di slides umano e il collegamento con la seconda sala: un punto in meno per l'organizzazione :)

quanti bei commenti, grazie! :-)
Anche su twitter ho ricevuto molto feedback positivo.

Rispondo però anche a qualche critica:

Nel rivedere il video ho percepito il distacco un po' troppo netto fra la parte teorica e la pratica, come alcuni di voi mi hanno fatto notare (grazie). Ed anche che ho camminato avanti alle slide in modo compulsivo, tipo marito in sala parto...
Sorry :|

C'è poi chi ha criticato la scelta del linguaggio o dell'esempio "banale".
Ma quello andava contestualizzato. Ho fatto una premessa -che forse avrei dovuto sottolineare- prima di passare al codice. Ho detto "ora torniamo indietro di 10 anni e facciamo un esempio..."
Non volevo che il linguaggio fosse una barriera. Il tuffo nel passato (suggerito anche dal titolo del keynote) era intenzionale.

Approfitto per ringraziare tutti gli organizzatori, ed in particolare Simone (Federici) che mi ha fatto da microfonista, Ilias ed il "povero" Antonio Carpentieri che ho trasformato in telecomando umano... Cambiatori di slide... su rieducational channel ;)

Ora vado a vedere i video che mi sono perso.

grazie ancora a tutti!
Paolo







Anonymous at 10:36 on 23 Nov 2011

[Aldo Piddiu]
Ho trovato la presentazione molto ben fatta, e centrata.
Qualcuno la può trovare banale come ho letto, ma ritengo non sia necessario cercare ad ogni costo la novità assoluta. A maggior ragione se la platea è formata al 50% di persone al loro primo Agile Day.

In sintesi trovo che Paolo sia riuscito (come sempre) a farmi accorgere che posso fare meglio, e a farmi venir voglia di fare meglio.

vero. vero. vero.
meno processo, più prodotto di qualità!
la vera novità è il

developer driven developemnt

Molto interessante

Anonymous at 13:58 on 27 Nov 2011

Mi é piaciuto sia il contenuto che la presentazione.
Ho trovato interessante la scelta degli argomenti rilevanti e la concretezza data dalla parte tecnica.
Anche la presentazione é stata chiara e divertente.

Ho seguito il streaming live. Belle le spalle di Antonio Carpentieri il primo minuto :D

Per rendere la presentazione perfetta suggerisco 3 idee:
- prima della parte tecnica chiedere chi conosce i concetti fondamentali usati in seguito (per es. il mocking) ed eventualmente spiegarli
- durante la parte tecnica dichiarire la tesi che si vuole mostrare ed eventualmente sottolineare di volta in volta i collegamenti con quanto detto nella prima parte
- alla fine fare una chiusura

Luca M.

Geniale l'idea di ritornare alle basi.
Forse po' troppo tecnico per un keynote e un po' poca continuità tra un argomento e l'altro.

Ho ridato un occhio alle slides e ai live tweet che raccontano il tuo intervento e a freddo posso confermare le impressioni che ho avuto a caldo: ottimi gli spunti e ottima l'esposizione sopratutto nella prima parte quando, tra l'altro, citi il Debug Driven Developement e lo metti sullo stesso piano del metodo scientifico :)

Avrei preferito approfondire il discorso in prosa sulle skill tecniche mettendo il focus su quali sono i percorsi per sviluppare queste skills e quali sono invece gli sconti da evitare...

...ed avere uno spazio a parte per l'intervento a codice aperto, che sicuramente meritava una discussione, domande e chiarimenti, magari in un altra sessione, e magari come preludio al workshop fatto con Antonio Carpentieri

Ma per avere tutto ci vorrebbe un AgileWeek :)