Compromessi e non soluzioni, la dura vita di un commerciale agile

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Semplicemente da vedere.
Ve lo giuro: non sono parziale :)
Ottimo discorso e ottimi punti. Un fullo che supera se stesso :)

Non vedo l'ora che i ragazzi dell'agile day pubblichino il video. Da vedere.

Anonymous at 17:25 on 19 Nov 2011

onestamente credo sia una visione personale basata su esperienza personale, non si possono affermare cose vendendole per verità assoluta

Premesso che non capisco *cosa* ci sia di così sbagliato nel regolare la pubblicità - in senso etimologico - di un proprio discorso, non credo che il caso in questione sia peggiore che dare feedback ad un relatore in forma anonima, insultandolo.

Metto il rating a 3 per neutralità.

Anonymous at 12:55 on 20 Nov 2011

E' stato il racconto di un'esperienza personale. Se la tua azienda è fatta esattametne come ideato, è estremamente utile.
Personalmente credo che abbia messo talmente tanti paletti che la sua esperienza sia talmente di nicchia da non essere utile. Una visione troppo limitata e troppo nel breve termine.

Premetto la mia neutralità. Detto ciò, due dei voti anonimi (guarda caso, anonimi appunto!) mi sembrano più ripicche per verita scomode emerse, più che reali giudizi. Tutti gli speaker portano le loro esperienze; se queste hanno funzionato sul campo, è anche giusto vengano esposte senza timori. Ho sentito cose su cui ero maggiormente in disaccordo allo #iad11. Ma se fossi così convinto del mio punto di vista, allora proporrei io un talk, anzichè prendermela qui. Il relatore è stato me chiaro e trasparente nel suo discorso. Ottimo anche il format, con ampio spazio per una discussione aperta alla fine. Chi non ha modo di provare ciò che dice, non fa una simile scelta. Posso tra l'altro assicurare (esperienza diretta) che quanto espresso dal relatore funziona nel mondo reale; ovviamente solo in presenza di competenza effettiva, e costante aggiornamento professionale. Se la scusa della nicchia sopra è per indicare una nicchia di competenza, in un mondo di totale assenza di professionalità, allora sono d'accordo nel dire che quanto espresso non è sempre vero. Un modello come quello esposto non funziona se non si ha nulla da offrire ai clienti. Per chi però punta alla qualità e a risultati a lungo termine (trovo molto fuori luogo la sparata di anonimo sulla visione nel breve termine), discorsi come quello presentato da Fullone un "asset" per il mondo IT; che evidentemente ha bisogno di pulizia, più ancora di quanto sembri. Il talk secondo me meriterebbe un 5, che mi riservo unicamente per i seguenti motivi: avrebbe meritato maggior argomentazione la scelta di mantenere orizzontale la struttura dell'azienda; avrei fatto emergere più chiaramente il fattore fiducia nel rapporto fornitore-cliente; e, in ultimo un po' eccessiva forse la "scenetta" con la webcam sulla citazione dei nomi clienti (qui non riesco a dare tutti i torti ad uno degli anonimi). Ma a parte queste personali opinioni, grande talk. Mi ripeto: un "asset" per il mondo IT. E' da talk come questo che può partire la rincorsa degli altri paesi, anni luce davanti a noi nel settore. Bravo!

Avercele più esperienze di questo genere. Confrontare più business model possibili è un modo per crescere e posso solo trarre beneficio dal conoscere come lavora Ideato, anche se poi vado a lavorare in un posto che fa un prodotto/servizio differente in molti modi.

Non mi pare che lo speaker abbia cercato di vendere verità assolute. Condividere la propria esperienza è senza dubbio un gesto ammirevole da cui prendere spunti per migliorare i propri processi. A differenza di molti altri, sicuramente presenti che definisco "cazzari" per attenermi allo slang locale, il fatto di avere servizi di qualità da offrire permette di applicare in modo vincente quanto presentato con risultati che l'azienda a quanto pare reputa positivi.

Ovviamente per realtà in cui la mission non è risolvere i problemi del cliente ma vendere prodotti/servizi a prescindere un approccio del genere non funziona. Purtroppo di questi "cazzari" in giro ce ne sono troppi ed il mercato ovviamente non nè trae giovamento.

cari Anonimi, il mio intervento è iniziato con queste precise parole: "Il talk non vuole insegnare una metodologia di lavoro, nasce da esperienze personali e si riflette su situazioni personali. Non è detto che la strada intrapresa sia la migliore, la più agevole o la più redditizia. E’ semplicemente una strada che porterà, probabilmente, ad un nuovo percorso di crescita, di adattamento e di revisione."

Come ho più volte spiegato e ripetuto, non volevo vendere una metodologia, non volevo vendere certezze ma volevo fare un case study sulla mia personale esperienza.

Per quanto riguarda il "fatto" della telecamere chiedo venia a tutti, tensione, stanchezza ed un filo di provocazione in sala non mi hanno fatto brillare per lucidità.. lo ammetto. Ma, ripeto, non sono un ottimo commerciale.. avrei potuto fare i nomi (poi non dati neanche in sala) e bullarmene allegramente ;).

Detto questo, chiederei agli anonimi di presentarsi ed eventualmente farmi una critica costruttiva su come migliorare il talk, "rispetto" e "sincerità" mi paiono indispensabile per definirsi "agili".

Mi è sembrato un talk estremamente onesto e schietto che fotografa un punto di vista particolare su una questione delicata.

Probabilmente non molti potranno applicare quanto ascoltato nella loro vita professionale ma non mi pare sia questo il punto. L'obiettivo non era suggerire una via ma raccontare, fotografare, una realtà.

Mi pare estremamente interessante avere questo tipo di contributi. Ben vengano i "noi lo facciamo così" piuttosto che i "dovreste fare...", soprattutto quando raccontano un punto di vista diverso dal solito. Mettere il naso in una realtà che esce dai soliti paletti dimostra che si può fare, a prescindere dal fatto che chi ascolta possa farlo nello stesso modo.

Ho apprezzate anche il "adesso litighiamo", slide esaurite in fretta e spazio per il confronto. Proprio perchè nessuno è salito in cattedra era giusto dare spazio alla partecipazione del pubblico.

La "toppata" c'è stata sulla questione della "cam", non tanto per il fatto di dare o non dare nomi di clienti, quanto per il fatto che preclude la possibilità, a chi guarderà il video (o era in streaming), di fruire del talk come chi era in sala. Peccato, l'errore è stato capito ma vale un -1 sul voto finale.

Un 4 quindi solo per la forma perchè nella sostanza il talk valeva 5.

ho apprezzato molto il ragionamento volto a forzare il far passare verso il cliente i due concetti:
* fare un'analisi ti serve
* è una stima, ragazzo, non un chiavi in mano
cambia la vita.
bello anche il largo spazio alla discussione, anche se, Francesco, apparivi un po' in modalità "worksforme" :-)

Purtroppo altri consigli di Francesco non riesco a riusarli: troppo specifici della sua azienda. Forse in questo senso, sono un po' d'accordo con il 2° anonimo.
Dire "prendo, quasi, solo i clienti che fanno match con le mie scelte, preferisco non crescere che svendere" è molto coerente e ti fa onore, ma mi chiedo come puoi gestire nel medio-lungo l'upsell su vecchi *ottimi* clienti vs le vendite verso nuovi *ottimi* clienti. Cresci? molli i vecchi? non prendi i nuovi?