Proprio un bel keynote. Mi è piaciuto molto l'accento su concetti che possono essere considerati base ma che spesso vengono dimenticati. In altre parole:
<luogo_comune>
non si può costruire un edificio se le fondamenta non sono solide
</luogo_comune>
Unica nota: ho notato una sorta di "stacco" tra la prima parte, molto ad alto livello e la seconda, di taglio molto pratico, che forse ha tolto un pò di "fluidità" all'intervento. Ma sto cercando il pelo nell'uovo :-P
Per quanto mi riguarda, l'intervento più deludente della giornata. Da uno speaker di simile fama, mi attendevo decisamente di più. Principi pressochè universalmente ovvii e noti (IE il costo del miglioramento non ha andamento lineare) sono stati invece presentati come grandi spauracchi nel ciclo di vita del SW per le "nuove leve" (cui il talk era apparentemente dedicato), ma senza fornire spunti per il miglioramento. Da chi si propone come esperto, un cenno a possibili soluzioni per evitare ROI avversi me lo sarei quantomeno atteso. Per ricondurmi all'ottimo talk di Claudio Perrone, mi è sembrato che qui si sia puntato il dito contro qualcosa, ma senza cercare di fornire neppure uno spunto per il miglioramento. "What's the point in all this?" è stato il mio pensiero a fine presentazione. Mi è mancato il senso dell'intervento, insomma. Forse una sintesi finale, come sopra invocata dal sempre attento J. Romei avrebbe permesso di far emergere l'(eventuale) senso del discorso.
Tra l'altro personalmente reputo che neppure l'interruzione del talk in momenti salienti per il "DRIN" del pomodoro abbia aiutato a mantenere un focus nel discorso.
Una punto "extra" (nota sicuramente positiva dell'intervento) va allo speaker per aver fatto chiarezza sulla differenza nei processi evolutivi; cosa non sempre ovvia. E anzi, spesso confusa.
Non mi pare che lo speaker abbia cercato di vendere verità assolute. Condividere la propria esperienza è senza dubbio un gesto ammirevole da cui prendere spunti per migliorare i propri processi. A differenza di molti altri, sicuramente presenti che definisco "cazzari" per attenermi allo slang locale, il fatto di avere servizi di qualità da offrire permette di applicare in modo vincente quanto presentato con risultati che l'azienda a quanto pare reputa positivi.
Ovviamente per realtà in cui la mission non è risolvere i problemi del cliente ma vendere prodotti/servizi a prescindere un approccio del genere non funziona. Purtroppo di questi "cazzari" in giro ce ne sono troppi ed il mercato ovviamente non nè trae giovamento.
Avercele più esperienze di questo genere. Confrontare più business model possibili è un modo per crescere e posso solo trarre beneficio dal conoscere come lavora Ideato, anche se poi vado a lavorare in un posto che fa un prodotto/servizio differente in molti modi.
Purtroppo ho perso la prima parte, ma posso dire che quello che ho visto affronta un collo di bottiglia molto importante: l'investire sulle persone. Lo speaker è lontano da paroloni e buzzwords.
Disclaimer: ho seguito il talk in streaming e non dal vivo.
Concordo con Jacopo sul confronto dei modelli evolutivi, una cosa che in ambito universitario è veramente bistrattata e meriterebbe più attenzione. Ho imparato anche diversi tip sul design emergente.
Un punto minore e ortogonale è l'uso del linguaggio: "questo" e "quello" non aiutano a seguire il discorso: chiamare i concetti "evolutivo", "XP", "Agile", "Agile-bistrattato" semplifica la vita all'ascoltatore, per quanto imprecisi o inventati al momento questi termini possano essere.
Steve e Daniel giustamente fanno notare che manca la soluzione: senza una conclusione speranzosa l'Inspect-Adapt rimane solo Inspect e dall'esperienza dello speaker mi sarei aspettato qualche proposta per migliorare.
Le argomentazioni erano sicuramente azzeccate dato che parecchi in sala sembravano toccati nel vivo dalle "accuse" fatte nella presentazione. La questione è stata sicuramente centrata e le prese di posizione finale di alcuni presenti lo testimoniano. Ottimo lavoro.
Talk che sicuramente fa riflettere. Alberto poi riesce sempre a trovare il giusto mix di ironia, serietà e allegria da dare alla presentazione. Un po' dubbioso sulle pause fatte per dare modo ai presenti di confrontarsi: non si rischia di perdere troppo il "potere" da parte dello speaker?
Ho seguito il keynote in streaming: devo dire che meritava la posizione centrale nel programma in quanto focalizzato sulla tecnica invece che sul metodo, un aspetto spesso trascurato.
Bella la prima parte sulla distinzione tra i vari cicli di vita del software, così come l'analisi dei costi di team agili maturi, un risultato certamente controintuitivo.
Personalmente ho notato due mancanze:
1) non è stato chiarito come sono stati reperiti e in che modo sono stati analizzati i dati che hanno portato alle conclusioni. A mio avviso avrebbe dato più solidità alla tesi
2) come dice Steve, va bene dirla franca alle nuove leve, ma uno spunto per migliorare sarebbe stato gradito