Talk comments

Ciao a tutte/i, vi ringrazio per gli splendidi feedback.

Mi spiace che alcuni di voi (a causa delle policy di security aziendali) non abbiano potuto inserirli su Joind.in mediante login ma sono in modalità anonima.

Per quanto riguarda il tema, vista la notevole serie di feedback e le numerose email ricevute sia personalmente sia su Linkedin (Lean Agile Italy), ho deciso di:
1. creare un sub-group in LinkedIn specifico sulla tematica,
2. realizzare un corso esplicito di Lean Agile Coaching su questi temi.

Grazie ancora
fA

@Ilias lo farei senz'altro in maniera interattiva se avessi piu' tempo. Per essere fatto bene, occorre fare anche dei veloci coaching cycles.

@All In realta', alcune grosse aziende mi hanno gia' commissionato una serie di workshop sulla materia per i primi mesi del prossimo anno. Sono ancora all'inizio e ho diverse idee sul formato, ma se avete suggerimenti su esercizi/problemi da far fare vi prego di suggerire a stecca, l'indirizzo di mail e' nell'ultima slide!!!

Bene, mi fa veramente piacere che vi sia piaciuta la sessione ed il contenuto. Complimenti ancora agli organizzatori per mettere il video online cosi' velocemente. @Uberto si, i fumetti li ho fatti io... una bella faticata (ma mi ero ormai stufato di cercare foto che veramente sostenessero il messaggio piuttosto che ofuscarlo). Altro discorso e' invece il meccanismo di storytelling che ci sta dietro... come spesso accade, cio' che vedi non e' necessariamente la cosa piu' importante ;-)

Tonino, spunto interessantissimo. Grazie. Mi piacerebbe avere l'occasione di conoscere e poi approfondire il tema della comunicazione all'interno al team agile. Certo prima dovrei entrar a far farte o in contatto con uno di essi. Chissà magari in futuro. Nel frattempo userò il tuo suggerimento come apripista conoscitivo. Grazie ancora.

Bellissimo! Purtroppo l'ho visto solo ora in video, ma veramente interessante. Ma una domanda sorge spontanea: le slide con i fumetti te le sei disegnate tu? ;)

Anonymous at 11:40 on 24 Nov 2011

E' bello avere da Francesco lezioni di Project Management con solo trenta anni di ritardo! La fortuna per gli studenti di Rome Tre è che "Er Tomato" non sia abilitato a tenere lezioni universitarie.

Mi spiace che non esista la possibilità di dare ZERO come feedback a questo inutile talk.

Anonymous at 11:32 on 24 Nov 2011

Ahimè, son così poco tecnologico che da due giorni cerco di postare un commento e vengo rimbalzato (dallo spambot o dal firewall del lavoro, non so).
Lo metto qui, spero vada bene uguale (il mio voto è massimo)

"E' stato come andare in gita a Gardaland perchè avevi sentito del grande ottovolante, salirci e poi....
Venire proiettati contro pilastri scansati all'ultimo, risucchiati verso l'alto, ridiscesi e risaliti e ancora, e ancora... tutto ad una velocità pazzesca!!!

Io ho seguito via Internet; purtroppo l'audio non era buono in sala 2 e mi sono perso tutti i riferimenti bibliografici.

Li aspetto con ansia, per trasformare le emozioni in strumenti che mi aiutino a costruire i pioli della nostra scala; alrimenti, son solo ricordi che non ci servono (e noi vogliamo usarli, invece :-) )"

Grazie comunque
Marco Solimano

Anonymous at 11:31 on 24 Nov 2011

Complimenti ancora per il bellissimo talk!

Ti volevo chiedere se pensi di rendere disponibili le slide della presentazione. Sto cercando di mettere ordine tra le idee ma ho non poche difficoltà ...

Alessio Del Toro

Anonymous at 11:20 on 24 Nov 2011

Ciao Fabio,
Volevo farti i complimenti per la presentazione di sabato!!!! e in generale per tutto l'evento ( riporta un grazie a tutti gli organizzatori!!!) che è stato molto coinvolgente e bello.

Come vedi i semi agili che hai piantano ancora resistono !!! nonostante le intemperie !!!!

PS ho visto che hai postato le slides , ma sai se per caso saranno messi on line anche i video dei task? vorrei riportare qualcosina internamente.

ciao e grazie
ain zara

Bello, bello. Mi è piaciuta soprattutto la visione sistemica del ciclo. Quanto alle ragioni ed alle soluzioni, ci sarebbe da parlarne per anni.

[ragioni]
1) Ci piace fare questo lavoro, e spessi questo ci porta a (cominciare a) farlo per 4 soldi.
2) Ragioniamo in termini di costi e non di benefici. In "quanto ti costa farmelo?", anziché in "quanto costerebbe a te farlo senza di me?" o meglio "quanto guadagni dal fatto che io lo faccia?"
3) Ignoranza. I committenti spesso non ne hanno un idea. Probabilmente la maggior parte di loro non ce l'avrà mai. Fare un prodotto ed un corso di management dei knowledge worker ogni volta è uno sforzo titanico. Vale davvero la pena?

[soluzioni]
1) Concordo: l'etica è un aspetto chiave. Senza non si va da nessuna parte.
2) Consapevolezza: è un lavoro complesso, maciniamo libri su libri per capire come farlo, ed in altri ruoli non succede. Ma nel momento in cui ci rendiamo conto di cosa stiamo facendo... qualcosa scatta. Non è detto che questo che trasformi nel Dottor Male, ma non si sa mai. Io intanto torno a programmare il mio "laserone".