Come al solito ZioBrando è fuori dagli schemi e ci parla di "apprendimento" che nelle aziende sembra essere diventata una bestemmia, nel migliore dei casi.
Sicuramente slide e tempi si possono sistemare, così come la tabella su carta ma l'idea da quasi "terapia di gruppo" è valida sopratutto se al talk ci si è andati con colleghi o ex-colleghi con i quali certe esperienze si sono condivise.
Lezione non facile sicuramente, le slides aiutano poco e Cirillo ha un esuberanza e un indole alla provocazione che personalmente apprezzo ma capisco possano lasciare un pò basiti.
Rimane comunque utile se la si usa per foraggiare il pensiero critico sul proprio lavoro (processo, approccio, metodo).
Se posso azzardare un consiglio allo speaker cercherei più il dialogo che la battuta ma capisco che il tempo è tiranno ed il pubblico imprevedibile.
E basta con chi si lamenta che l' IAD non è un "soluzionificio", la soluzione la chieda a Fabry Fibra :-), qui si viene per "dar da mangiare al cervello".
Presentazione ricchissima di spunti, ottima esposizione!
Davvero buono il rapporto tra idee astratte e strade praticabili. Il concetto di debito tecnico dovrebbe essere un pilastro su cui fondare ogni scelta di management nello sviluppo software. Per lo speaker: un po' meno "slack" nello stile di presentazione sarebbe ideale :)
Ottimo talk! Spiegare perché agile è bene ancora prima di addentrarsi nelle sue tecniche è importante; in più far vedere cosa può impedire la collaborazione è fondamentale per non cadere in una serie di errori.
Ciao a tutti e grazie per i commenti.
Faccio un po' di "disclosure":
- per il timing ho usato me stesso come cavia... cercando di non barare. Ma questa era la prima edizione live. Io ho osservato un po' le persone ed aggiustato in base al "facciometro". Però il rischio di avvallamento c'era.
- uno dei punti che volevo affrontare era anche la differenza nella vividezza del ricordo nel primo caso (solo scrivere) e nel secondo: scrivere e discutere. In generale c'è bisogno di entrambe le fasi: la riflessione personale e la condivisione verbale.
- il foglio aveva l'obiettivo anche di essere un piccolo "catalizzatore" e/o di incuriosire. Probabilmente la triste struttura tabellare ha avuto un'effetto controproducente.
- se qualcuno il giorno dopo si è trovato a ripensare a quento scritto sul foglio o a quanto condiviso con i colleghi allora sono riuscito a fare qualcosa di utile.
Talk Assoluamente inutile, autocelebrativo ed inconcludente. Francesco vive fuori dal mondo: pessimo! Lasciata la sala
re: stimoli postivi per la platea...
per me lo stimolo da dare alla platea è far riflettere. Non dare la soluzione. (soprattutto quando la soluzione in sè è illusoria in quanto generica e astratta non potendo essere quella "soluzione" uguale per ognuno dei programmatori in sala)
Certe questioni sono cosi delicate che a volte occorre un percorso logico molto stringente per indurre a far riflettere.
La dedica agli studenti è una dimostrazione di affetto.
Ho molto rispetto per i programmatori. Io sono un programmatore da quando avevo 12 anni. E non suggerirei mai una soluzione di processo: fai cosi. Perché penso che 1. il programmatore abbia la capacità di trovare la Sua soluzione. 2. perchè so che sbaglierei e imporrei la mia soluzione ad un altro.
I processi dipendono dalle persone, no?
Eppure appare che sempre più programmatori agili chiedano ad altri le soluzioni ai propri problemi.
Per tutto questo, per me l'aspetto più importante è far emergere il problema nel modo più oggettivo e riconoscibile possibile. Impiego molto sforzo per far questo - a volte anni di metriche, a volte scelgo di lavorare in team che falliscono continuamente. Tutto per Individuare il problema, presentarlo e fermarmi lì per non generare inutili illusioni.
La migliore sessione di tutta la giornata fra quelle cui ho assistito; argomento sempre molto centrato ed attuale anche se già conosciuto, esposizione perfetta senza lacune tecniche o comunicative. La slide "aggiunta all'ultimo" sulla semplicità ha condensato l'argomento comune della conferenza in una riga. Bravo !
Valida la prima parte introduttiva ma poco utile la parte finale ridotta ad elenco di tool (buona per un post non un talk) raccontati di corsa per aver sbagliato i tempi.
Gli "alzamano" su chi conosce i tool mi ricordavano un personaggio di Zelig Cabaret.