Talk comments

Anonymous at 20:27 on 1 Dec 2013

Il talk che mi ha ispirato di più in questi Agile Days. Speaker con bagaglio impressionante e intervento che è stato un giusto mix di filosofia, concretezza ed esempi pratici. Complimenti

Ho apprezzato molto il talk, soprattutto il consiglio di usare il minimo indispensabile i framework di mock e di prediligere le cose fatte "a mano".

Mi è piaciuto molto il talk e penso che Donato sia riuscito a spiegare in modo semplice due tool che hanno una complessità intrinseca molto elevata (Lean Canvas e Personas). Probabilmente non è entrato nel dettaglio (praticamente impossibile in meno di un'ora) ma ne ha fatto intuire le potenzialità e in che modo possono essere utili. In più è passato per una semplice distinzione tra prodotto e progetto e una spiegazione di MVP utili per chiudere il quadro.
Si vede che vorrebbe dire molto di più per ogni argomento che ha trattato ma è stato bravo nel trattenersi e rimanere nei tempi ristretti a disposizione instillando comunque la giusta curiosità.
Qualche problema con il microfono (quando guardava lo schermo in alto non si sentiva niente) e ancora qualche incertezza ma, se considero una presentazione di settembre al POCamp, penso ci sia stata un'evoluzione notevole.

Anonymous at 20:19 on 1 Dec 2013

Uno dei talk che mi hanno fornito più ispirazione al mio primo Agile Day. Lo speaker tra l'altro è più giovane di me. Nessun migliore incentivo per convincermi a darmi da fare!

Per quanto mi riguarda, il talk è stato il più divertente delle due giornate. Lo speaker è stato coinvolgente (a dir poco) e (nonostante l'ora) ha saputo tenere alta la soglia di attenzione, con contenuti interessanti e una buona dose di ironia.

L'importanza della collaborazione tra diverse figure professionali è emersa in modo dirompente, grazie anche al riuscitissimio parallelismo con vicissitudini sperimentate in campo edile.

Confesso di non essere riuscito a cogliere il rapporto tra quanto sopra e il contesto citato nell'abstract, ovvero l'interazione tra sviluppo e DevOps. A tratti mi è anzi quasi sembrato che Collaborazione e DevOps fossero argomenti di due sessioni disgiunte, trattate in parallelo, piuttosto che della stessa sessione.

Ad ogni modo, un ottimo intervento con cui concludere il mio IAD!

Ok, non è andata esattamente come previsto ...probabilmente per il mio classico problema: "troppa roba".

Provo a rispondere ad alcune delle obiezioni e a chiarire alcuni dei punti che sono rimasti oscuri. Il mio obiettivo era mostrare i principi di funzionamento di Model Storming. A differenza di altre presentazioni avevo un po' meno narrativa ed un po' più di cose da spiegare. O forse semplicemente avevo meno "nemici" ed un talk politically correct graffia di meno.

Nella versione iniziale c'era un racconto di un episodio di modellazione ad alto parallelismo, ma all'Agile Day ho voluto cercare di fare provare l'esperienza. Alcuni dei punti chiave - avere le persone con le risposte e quelle con le domande, garantire il parallelismo, offrire uno spazio di modellazione illimtato, definire una notazione semplice - c'erano.

La cosa che non avevo previsto, invece (e che probabilmente ho sbagliato) è stata la sensazione di incompletezza, ok ho srotolato il rotolo e creato un modello complesso in 8 minuti ...ma poi? Ecco dal mio punto di vista il punto chiave erano gli 8 minuti (perché dopo avevo qualcosa altro da dire, altrimenti rifacevo il workshop), e quindi non potevo dilungarmi più di tanto ad analizzare il risultato, ma non avevo previsto l'effetto "Ok, ma io volevo vedere come andava a finire".

Beh, il rotolo me lo sono portato a casa, appena sono a casa pure io recupero ed inizio a lavorarci sopra. Ma il punto è che quello che ho mostrato è un modus operandi per la definizione collaborativa di un qualsiasi modello visuale in una direzione non nota a priori.

L'altro elemento di confusione (sempre alla voce "troppa roba") è che ho fatto qualche riferimento ad Event Storming (parallelismo, ma comunque tendente ad una sorta di "rappresentazione canonica", con il modello centrato sugli eventi, ottimizzato per architetture CQRS/ES), che è solo un esempio, il primo di un certo spessore, del concetto più generale di Model Storming. Con Model Storming vado a definire iterativamente la mia notazione, aggiungendo di volta in volta un solo aspetto, per arrivare ad una rappresentazione non nota all'inizio del processo.

Il risultato degli 8 minuti è interessante in ottica TDD (e infatti me lo sono portato a casa :-P ), ma a me interessava andare in dettaglio a spiegare perché è saltato fuori. E come applicare i principi ad un problema qualsiasi.

Proverò a rendere più chiara la cosa nella versione su slideshare...

Grazie a tutti per i commenti. Mi do anche io 3/5 :-P

Non concordo con chi asserisce che la trattazione ad alto livello sia mancata. L'intervento è stato secondo me chiaro, conciso e soprattutto completo.

Giorgio ha ben introdotto il problema, fornendo poi soluzioni specifiche ma facilmente adottabili da chiunque.

Mi sono piaciuti l'argomento, le capacità espositive dello speaker e gli spunti pratici forniti per migliorare.

Non mi è piaciuta la superficialità con cui è stata introdotta la teoria di Ericsson, con molta enfasi sulla quantità, e troppo poca sulla qualità di pratica, oltre che sui fattori esterni che influenzano l'apprendimento.

Citare una teoria in modo parziale è rischioso; in questo caso si è secondo me data l'"illusione" che tutto sia possibile solo facendo molto esercizio. Ripetere 1000 volte un'azione, facendola sempre nel modo sbagliato, non porta d'altronde al miglioramento. A tratti mi è sembrato che nella presentazione si stesse quasi lasciando intendere il contrario.

Il talk è stato comunque piacevole e fonte di ispirazione, con diversi ottimi esempi pratici per il miglioramento professionale. Potrebbe migliorare moltissimo con maggiore aderenza e precisione nelle citazioni di derivazione scientifica.

Avendo la moglie medico, non potevo perdermi questo talk!

Il talk è stato interessante e divertente (quoto Mauro per il video di Matrix :D), sicuramente darò più peso all'andamento della velocity trend cercando di beccare la diagnosi (come il gioco tenuto durante la presentazione).
Ottimo David, bella similitudine!
"We are just agilists, not Gods!"

Anonymous at 19:42 on 1 Dec 2013

Nice to meet you. Very good talk! Congratulation!